Archivi tag: universo primordiale

Da stelle giganti a buchi neri supermassicci

Uno dei misteri più grandi dell’astrofisica moderna è quello di capire come i buchi neri supermassicci, esistiti durante le fasi primordiali della storia cosmica, hanno raggiunto le loro enormi dimensioni. In uno studio recente, pubblicato su Astrophysical Journal, un gruppo di ricercatori esamina la possibilità che questi enigmatici oggetti si siano formati direttamente dal collasso gravitazionale di stelle supermassicce. Continua a leggere Da stelle giganti a buchi neri supermassicci

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Il più grande ‘anello’ di GRB: reale o effetto di proiezione?

Un team di astronomi ungheresi e americani ha trovato ciò che sembra essere la “struttura più grande” dell’Universo osservabile: un anello di ben 9 lampi gamma, e quindi di galassie, che si estende per 5 miliardi di anni luce. Gli scienziati, guidati da Lajos Balazs del Konkoly Observatory a Budapest, descrivono i loro risultati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Continua a leggere Il più grande ‘anello’ di GRB: reale o effetto di proiezione?

Le tracce chimiche delle stelle primordiali

Determinare l’abbondanza degli elementi chimici delle stelle primordiali non è un compito alquanto facile. Oggi, però, uno scienziato del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) sta contribuendo a facilitare questo campo di ricerca. I risultati su Physical Review Letters. Continua a leggere Le tracce chimiche delle stelle primordiali

CR7, la galassia più brillante dell’Universo

Illustrazione della galassia distante CR7 osservata con il VLT. Si tratta della galassia di gran lunga più brillante mai trovata nell’Universo primordiale e reca evidenza della presenza, al suo interno, di esempi di stelle di prima generazione. La galassia è tre volte più brillante della galassia distante più brillante finora rivelata. Credit: ESO/M. Kornmesser

Grazie ad una serie di osservazioni realizzate con il telescopio VLT dell’ESO, gli astronomi hanno scoperto la galassia più brillante mai rivelata che presenta delle evidenze dell’esistenza di stelle di prima generazione. Questi oggetti massicci e brillanti, finora solo previsti delle teorie, hanno prodotto i primi elementi pesanti della storia, gli elementi necessari per forgiare le stelle oggi intorno a noi, i pianeti che le orbitano e la vita come la conosciamo. La nuova galassia, chiamata CR7, è tre volte più brillante della galassia distante più brillante nota finora.

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Il lato scuro dell’Universo secondo Michael Turner

Come materia scura ed energia scura hanno contribuito a modellare l’Universo e controlleranno il suo destino? Sono alcune delle domande aperte a cui oggi stanno tentando di dare una risposa gli scienziati. Continua a leggere Il lato scuro dell’Universo secondo Michael Turner

Un super buco nero da record ai confini dell’Universo

Un gruppo internazionale di astronomi guidati da Xue-Bing Wu della Peking University hanno confermato l’identificazione di un quasar contenente un buco nero supermassiccio di 12 miliardi di Soli e la cui luminosità supera quella della nostra stella di 420 trilioni di volte. L’oggetto si trova ad una distanza di 12,8 miliardi di anni e si tratta del quasar più luminoso mai osservato nell’Universo primordiale.
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La nuova ‘ricetta cosmica’ di Planck

I recenti dati di Planck e i relativi articoli sono stati sottomessi al giornale Astronomy & Astrophysics e sono disponibili sul sito online dell’ESA. Queste informazioni forniscono non solo una nuova ‘ricetta cosmica’, in termini del contenuto di materia ed energia dell’Universo, ma anche la sua età, la nascita delle prime stelle e il tasso di espansione dello spazio.  Continua a leggere La nuova ‘ricetta cosmica’ di Planck

PTOLEMY va a caccia di neutrini fossili

Miliardi e miliardi di neutrini attraversano il nostro corpo in ogni istante del giorno e secondo i cosmologi la maggior parte di essi provengono direttamente dal Big Bang piuttosto che dal Sole o da altre sorgenti. Se sarà confermata questa ipotesi, essa potrebbe fornirci preziosi indizi sull’Universo primordiale e sulla fisica di queste particelle. Ma come si fa ad investigare qualcosa di così elusivo?

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Hubble cattura la più piccola e la più debole tra tutte le ‘galassie primordiali’ finora osservate

Grazie ad una serie di osservazioni realizzate con il telescopio spaziale Hubble, gli astronomi hanno effettuato ciò che potrebbe essere considerata la misura più affidabile della distanza di un oggetto presente durante le fasi primordiali della storia cosmica.  Stiamo parlando di una galassia ‘infante’, una delle più deboli, più piccole e più lontane mai osservate le cui misure sono state rese possibili grazie al fenomeno della lente gravitazionale dovuta alla deformazione dello spaziotempo che viene creata da giganteschi gruppi o ammassi di galassie. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sull’edizione online di Astrophysical Journal Letters.

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