Immagine multi-colore della regione di cielo attorno all’oggetto ULX “X-1” (indicato dalla freccia) situato nella galassia nana Holmberg II, nella costellazione dell’Orsa Maggiore, alla distanza di 11 milioni di anni-luce. Credit: Special Astrophysical Observatory/ Hubble Space Telescope
Durante il periodo natalizio, sappiamo che le luci sono le protagoniste assolute che allietano le serate notturne. Ma anche nel cosmo, da qualche parte a circa 130 milioni di anni-luce dalla Terra nella direzione della costellazione del Cane Maggiore, possiamo assistere ad uno spettacolo simile: stiamo parlando di una coppia di galassie a spirale interagenti NGC 2207 e IC 2163.
Raw data showing the raw gamma ray light curve from a possible Gamma Ray Burst in M31 on May 27, 2014 obtained by the Swift Burst Alert Telescope. Credit: Goddard Space Flight Center/NASA
Si parla in queste ore della nostra “vicina di casa”, Andromeda, a causa di un evento di alta energia accaduto circa 2,5 milioni di anni fa e che solo adesso è stato rivelato dal telescopio spaziale Swift Gamma-Ray Burst Telescope. Non è ancora chiaro se si tratti effettivamente di un lampo gamma o Gamma-Ray Burst (GRB) o di emissione di radiazione associata ad una sorgente super luminosa, denominata Ultraluminous X-Ray (ULX), ma quello che è certo è che esso rappresenta un evento unico e il più vicino che sia stato mai osservato.