Può il tempo essere misurato in maniera estremamente precisa, sempre e in qualsiasi luogo? La risposta potrebbe sorprendere persino gli orologiai. Oggi, un gruppo di fisici delle università di Varsavia e Nottingham ha dimostrato che quando abbiamo a che a fare con accelerazioni molto grandi, nessun orologio sarà mai in grado di indicare la vera misura del tempo, un concetto noto in fisica come “moto proprio”. Continua a leggere Orologi perfetti? Solo fiction!
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I buchi bianchi potrebbero emergere da un ‘rimbalzo quantico’
È quanto sostiene uno studio condotto da due fisici secondo i quali i buchi neri potrebbero terminare il loro ciclo vitale trasformandosi nel loro esatto opposto: cioè negli ipotetici ‘buchi bianchi‘, che spazzerebbero nello spazio esterno, e in maniera violenta ed esplosiva, tutta la materia che hanno attratto quando erano buchi neri. Questa ipotesi, che si basa su una teoria ancora speculativa, detta gravità quantistica a loop (Loop Quantum Gravity, LQG), potrebbe risolvere il cosiddetto paradosso della (perdita) d’informazione dei buchi neri, un mistero che dura ormai da molto tempo.
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Gli impulsi sonori primordiali e la geometria dello spaziotempo
Man mano che l’Universo si espande, lo spazio è continuamente soggetto ad una serie di fluttuazioni quantistiche che producono piccoli impulsi sonori nel tessuto spaziotemporale. Di fatto, si ritiene che l’Universo si sia originato proprio da una di queste fluttuazioni che si è improvvisamente amplificata per dare forma allo spazio cosmico.
Alcuni ricercatori della Princeton University hanno pubblicato un articolo in cui viene presentato un metodo matematico mediante il quale si potrebbero utilizzare questi impulsi sonori per studiare la forma geometrica dell’Universo. In altre parole, gli autori riprendono una vecchia domanda in cui si chiede fino a che punto la forma di un oggetto fisico può essere definita studiando la propagazione del suono che viene emesso dalle vibrazioni acustiche. Per capire di che cosa si tratta, consideriamo ad esempio un vaso. Se si colpisce il vaso con un cucchiaio, esso emetterà un suono caratteristico della sua forma. Allo stesso modo, la tecnica sviluppata dai ricercatori potrebbe, in linea di principio, permettere di determinare la forma dello spaziotempo andando ad analizzare la vibrazione delle lunghezze d’onda sonore che sono costantemente dovute alle fluttuazioni quantistiche. Insomma, si tratta di una tecnica innovativa ed originale che potrebbe fornire una relazione unica tra i due pilastri della fisica moderna, cioè la relatività generale e la teoria quantistica.
University of Princeton: Shape from sound — new methods to probe the universe arXiv: Shape from sound: toward new tools for quantum gravity