Archivi tag: sistemi planetari

Più Terre nell’Universo del futuro

La Terra è nata molto presto nel contesto della storia cosmica. È quanto emerge da un recente studio teorico secondo cui solo l’8 percento dei pianeti potenzialmente abitabili erano presenti nell’Universo quando si originò il nostro Sistema Solare 4,6 miliardi di anni fa. La nascita di nuovi pianeti continuerà ancora anche quando tra 6 miliardi di anni circa il Sole si troverà alla fine del suo ciclo vitale. In altre parole, la maggior parte di quei pianeti, stiamo parlando del 92 percento, si deve ancora formare. I risultati di questo studio, le cui conclusioni sono basate sui dati raccolti dalle osservazioni realizzate con il telescopio spaziale Hubble e col satellite Kepler, sono riportati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Continua a leggere Più Terre nell’Universo del futuro

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Quanto ‘normale’ è il Sistema Solare?

Fino ad oggi sono state scoperti quasi quasi 2000 esopianeti, assieme a migliaia di altri oggetti candidati. La domanda è: che cosa ha di speciale il nostro Sistema Solare in questo immenso oceano di sistemi planetari che sono stati identificati dal satellite Kepler? Un nuovo studio, pubblicato su Astrophysical Journal, tenta di dare una risposta a questa domanda. Continua a leggere Quanto ‘normale’ è il Sistema Solare?

A caccia di esopianeti: abitabilità e vita nella Via Lattea

Quale sarà la prima evidenza sull’aspetto che avrà la vita aliena al di fuori del nostro Sistema Solare? Quali saranno gli strumenti e le tecniche del futuro che permetteranno di ottenere quella evidenza?
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Kepler-444, il più antico sistema planetario della Via Lattea

Una stella di tipo solare con 5 pianeti di tipo terrestre orbitanti che risale all’alba dei tempi, quando cioè si formò la nostra galassia. È quanto hanno scoperto un gruppo di astronomi della University of Birmingham grazie ad una serie di osservazioni realizzate con il satellite della NASA Kepler e i cui risultati sono apparsi su Astrophysical Journal. Continua a leggere Kepler-444, il più antico sistema planetario della Via Lattea

Esistono pianeti binari di tipo terrestre?

E’ una domanda che è stata discussa durante il 46° meeting annuale dell’American Astronomical Society’s Division for Planetary Sciences, che si è tenuto di recente a Tucson, in Arizona. Gli scienziati ritengono che sotto certe condizioni, durante la formazione dei sistemi planetari, si può originare una coppia stretta costituita da due oggetti di taglia simile a quella del nostro pianetaContinua a leggere Esistono pianeti binari di tipo terrestre?

Esolune, gli ambienti ‘più adatti’ per ospitare forme di vita?

In un post di qualche mese fa, ho riportato brevemente i risultati di una ricerca in base alla quale le esolune potrebbero rappresentare ambienti ideali per ospitare forme di vita. Di fatto, uno dei temi principali che devono affrontare oggi gli astronomi è quello dell’abilità planetaria, cioè la misura della capacità di un corpo celeste di sviluppare e accogliere la vita. Quale dimensione dovrebbe avere un pianeta per ospitare la vita? Quanto deve essere distante dalla sua stella ospite? Quale composizione chimica dovrebbe avere la sua atmosfera?

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HD 97658b, una super-Terra identificata con la tecnica della spettroscopia

Gli studi effettuati sul nostro Sistema Solare non ci permettono di arrivare a conclusioni certe in merito alle caratteristiche che esso può avere in comune, o meno, con gli altri sistemi planetari. Tuttavia, da quando la NASA nel 2009 ha messo in orbita il satellite Kepler, le cose stanno cambiando e oggi abbiamo una lista di oltre 4.000 esopianeti nella lista dei candidati. Si tratta di una prima indagine che ha lo scopo di rispondere ad una serie di domande aperte come, ad esempio, la seguente: sono più comuni i pianeti giganti e gassosi come Giove o Saturno oppure sono più rari i pianeti tipo terrestre?

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L’origine dell’acqua nel Sistema Solare

Tutti sappiamo che l’acqua è di fondamentale importanza per lo sviluppo della vita sulla Terra ma è altrettanto importante per valutare la possibilità che la vita aliena si possa sviluppare su altri mondi. Identificare, perciò, la sorgente originaria di acqua sul nostro pianeta rappresenta una chiave di svolta non solo per capire come le condizioni ambientali nel corso del tempo sono state favorevoli per permettere l’evoluzione degli esseri viventi, ma anche per esplorare come questi processi possano esistere altrove nello spazio. Oggi, un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori guidati da L. Ilsedore Cleeves della University of Michigan suggerisce che gran parte dell’acqua presente nel Sistema Solare si è originata con ogni probabilità sottoforma di ghiaccio presente nello spazio interstellareContinua a leggere L’origine dell’acqua nel Sistema Solare

Identificate molecole di vapor acqueo nell’atmosfera di Kepler-3b

Un gruppo di astronomi, guidati da Drake Deming, un esperto di scienze planetarie del Dipartimento di Astronomia presso l’University of Maryland (UMD), hanno individuato tracce di vapor acqueo nell’atmosfera di HAT-P-11b o Kepler-3b, un esopianeta situato a 124 anni-luce nella costellazione del Cigno. Si tratta di una scoperta importante perchè si tratta del più piccolo pianeta extrasolare dove gli scienziati sono stati in grado di identificare componenti chimiche nella sua atmosfera. Continua a leggere Identificate molecole di vapor acqueo nell’atmosfera di Kepler-3b

ALMA osserva una coppia peculiare di dischi protoplanetari

Una serie di osservazioni realizzate con ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) hanno permesso di trovare una coppia peculiare di dischi circumstellari disallineati che circondano le stelle giovani del sistema binario HK Tauri. Questi risultati non solo ci forniscono preziosi indizi sulla formazione dei dischi protoplanetari nelle stelle doppie ma ci spiegano come mai così tanti esopianeti, a differenza di quelli del Sistema Solare, finiscono con l’avere orbite molto strane, eccentriche o inclinate.

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