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Piogge galattiche

Uno studio durato oltre 20 anni e guidato da un gruppo di ricercatori della Michigan State University (MSU) tenta di far luce su uno dei misteri che ha perseguitato gli astronomi per molto tempo sull’argomento formazione stellare. Oggi, in un articolo pubblicato su Nature, gli autori sostengono di aver trovato una risposta: in altre parole, ci sarebbe un meccanismo che permette al gas caldo di produrre delle “docce” di nubi di gas freddo che precipitano nella galassia, un processo che potrebbe essere la chiave della “fertilità” delle galassie, un problema già discusso in un altro articolo. Continua a leggere Piogge galattiche

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L’origine dell’acqua nel Sistema Solare

Tutti sappiamo che l’acqua è di fondamentale importanza per lo sviluppo della vita sulla Terra ma è altrettanto importante per valutare la possibilità che la vita aliena si possa sviluppare su altri mondi. Identificare, perciò, la sorgente originaria di acqua sul nostro pianeta rappresenta una chiave di svolta non solo per capire come le condizioni ambientali nel corso del tempo sono state favorevoli per permettere l’evoluzione degli esseri viventi, ma anche per esplorare come questi processi possano esistere altrove nello spazio. Oggi, un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori guidati da L. Ilsedore Cleeves della University of Michigan suggerisce che gran parte dell’acqua presente nel Sistema Solare si è originata con ogni probabilità sottoforma di ghiaccio presente nello spazio interstellareContinua a leggere L’origine dell’acqua nel Sistema Solare

L1448-IRS2E, la nascita di una nuova stella

Un gruppo di ricercatori hanno rivelato ciò che potrebbe essere la più giovane protostella osservata nel momento della sua nascita. Non ancora divenuta completamente una vera e propria stella, l’oggetto si trova ancora nelle fasi primordiali dell’evoluzione stellare mentre attrae materia dall’inviluppo di gas e polveri circostante. Denominata con la sigla L1448-IRS2E, la protostella si trova a circa 800 anni-luce nella costellazione di Perseo. Gli astronomi ritengono che l’oggetto si trovi nella fase di protostella in una regione particolarmente densa costituita da nubi molecolari che comincia a collassare sotto l’effetto della gravità per formare un nucleo caldo ad elevata temperatura. L’oggetto sta emettendo getti di gas ad alta velocità dalle regioni centrali, indice del fatto che una certa massa iniziale si è già formata e l’oggetto si trova dunque nella fase di protostella. Questo tipo di flusso è caratteristico delle protostelle come risultato della presenza dei campi magnetici che circondano la stella e non era stato finora osservato soprattutto durante queste fasi primordiali dell’evoluzione stellare.

arXiv: L1448 IRS2E: A CANDIDATE FIRST HYDROSTATIC CORE