Archivi tag: galassie

Il più grande ‘anello’ di GRB: reale o effetto di proiezione?

Un team di astronomi ungheresi e americani ha trovato ciò che sembra essere la “struttura più grande” dell’Universo osservabile: un anello di ben 9 lampi gamma, e quindi di galassie, che si estende per 5 miliardi di anni luce. Gli scienziati, guidati da Lajos Balazs del Konkoly Observatory a Budapest, descrivono i loro risultati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Continua a leggere Il più grande ‘anello’ di GRB: reale o effetto di proiezione?

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CR7, la galassia più brillante dell’Universo

Illustrazione della galassia distante CR7 osservata con il VLT. Si tratta della galassia di gran lunga più brillante mai trovata nell’Universo primordiale e reca evidenza della presenza, al suo interno, di esempi di stelle di prima generazione. La galassia è tre volte più brillante della galassia distante più brillante finora rivelata. Credit: ESO/M. Kornmesser

Grazie ad una serie di osservazioni realizzate con il telescopio VLT dell’ESO, gli astronomi hanno scoperto la galassia più brillante mai rivelata che presenta delle evidenze dell’esistenza di stelle di prima generazione. Questi oggetti massicci e brillanti, finora solo previsti delle teorie, hanno prodotto i primi elementi pesanti della storia, gli elementi necessari per forgiare le stelle oggi intorno a noi, i pianeti che le orbitano e la vita come la conosciamo. La nuova galassia, chiamata CR7, è tre volte più brillante della galassia distante più brillante nota finora.

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Una galassia ‘mostruosa’ ai confini dell’Universo

Immagine di ALMA di SDP.81 (archi color arancione attorno all’oggetto più brillante) sovrapposti su una immagine ripresa nel vicino infrarosso dal telescopio spaziale Hubble. L’inserto mostra un ingrandimento dell’immagine di ALMA (a sinistra) ed una simulazione prodotta dal modello (a destra). Si può notare come il modello descriva accuratamente l’anello di Einstein. Credit: Y. Tamura (The University of Tokyo)/ALMA (ESO/NAOJ/NRAO) National Astronomical Observatory of Japan

Grazie ad una serie di osservazioni alquanto dettagliate realizzate con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), gli astronomi hanno individuato una galassia “mostruosa” ai confini dell’Universo osservabile. La scoperta è stata resa possibile grazie ad una sorta di “telescopio naturale”, ossia l’effetto della lente gravitazionale dovuta ad una galassia interposta lungo la linea di vista. I ricercatori hanno poi costruito un modello per simulare gli effetti previsti dalla relatività generale per studiare la distribuzione di enormi “incubatrici stellari” presenti nella galassia. I risultati suggeriscono, per la prima volta, l’esistenza di un buco nero supermassiccio nel cuore della galassia lente.

NAOJ: ALMA uses ‘Natural Telescope’ to Image Monstrous Galaxy near the Edge of the Universe

ALMA: Gravity-Aided ALMA Maps Distant Monstrous Galaxy

arXiv: High-resolution ALMA observations of SDP.81. I. The innermost mass profile of the lensing elliptical galaxy probed by 30 milli-arcsecond images

ALMA cattura una galassia a tutto tondo

Grazie all’effetto prodotto da una lente gravitazionale, gli astronomi che utilizzano l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) hanno scoperto un “anello cosmico” che rappresenta l’immagine deformata di una galassia distante. Continua a leggere ALMA cattura una galassia a tutto tondo

Le contraddizioni del modello CDM

Una collaborazione tra ricercatori di diverse università americane ha pubblicato un articolo su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) nel quale si spiegano le principali contraddizioni che presenta l’attuale modello cosmologico standard ΛCDM (Lambda-Cold Dark Matter) e propone alcuni approcci per riconciliare le osservazioni con le previsioni del modello.

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Dalla nascita del cosmo alla vita sulla Terra

Siamo soli nell’Universo? Come siamo arrivati fin qui? Gli scienziati stanno tentando di dare una risposta a queste grandi domande che suscitano da sempre la nostra perenne curiosità essendo parte profonda della nostra esistenza. Continua a leggere Dalla nascita del cosmo alla vita sulla Terra

La storia dell’Universo secondo Planck

I nuovi dati del satellite Planck, pubblicati di recente, riguardano finalmente l’intera missione. Secondo gli scienziati del consorzio, questi risultati stanno facendo luce su ciò che conosciamo del nostro Universo, grazie soprattutto alle misure più precise della distribuzione della materia, inclusa la materia scura, e di come essa si è aggregata nel corso del tempo cosmico. Inoltre, sono stati misurati altri parametri che definiscono le proprietà dell’Universo con una precisione maggiore, fornendo ai modelli dei limiti più stringenti.

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La ‘prima’ soluzione esatta del plasma QGP

A differenza della matematica, nei problemi di fisica è raro trovare soluzioni esatte. Oggi, però, Michael Strickland della Kent State University e il suo gruppo, hanno pubblicato un articolo su Physical Review Letters in cui descrivono una soluzione esatta che può essere applicata ad una serie di fenomeni fisici e aiutare così gli scienziati a utilizzare modelli più adeguati per studiare le strutture galattiche, le esplosioni stellari e le collisioni di particelle negli acceleratori.

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Misurare l’intensità dell’elettromagnetismo analizzando la luce dei quasar

Grazie ad una serie di osservazioni realizzate mediante tre potenti telescopi ottici terrestri, e cioè il Very Large Telescope in Cile, i telescopi del Keck Observatory e il telescopio Subaru che sono situati nelle Hawaii, un gruppo di astronomi guidati dai ricercatori della Swinburne University of Technology hanno analizzato la luce di un singolo quasar ottenendo dati preziosi al fine di verificare il valore della costante di struttura fine. Continua a leggere Misurare l’intensità dell’elettromagnetismo analizzando la luce dei quasar

Che cosa illuminò il cosmo?

Che cosa produce più luce? Una città molto grande o più città minori? Certo, le città più grandi producono più luce ma è anche vero che i paesi piccoli sono più numerosi. Dunque, se capiamo come è distribuita la luminosità, allora saremo in grado di avere maggiori indizi, ad esempio, su come è strutturata una nazione. E’ quanto si stanno domandando, analogamente, gli astronomi in merito alla struttura dell’intero Universo: è possibile che la radiazione ultravioletta provenga da numerose galassie deboli o, invece, essa è correlata a un numero inferiore di quasar? Continua a leggere Che cosa illuminò il cosmo?