This is an artist’s rendering of the New Horizons spacecraft encountering a Kuiper Belt object, a city-sized icy relic left over from the birth of our Solar System. The Sun, more than 6.7 billion kilometers away, shines as a bright star embedded in the glow of the zodiacal dust cloud. Jupiter and Neptune are visible as orange and blue “stars” to the right of the Sun. Image Credit: JHUAPL/SwRI
Dopo una serie di considerazioni e analisi, il comitato che gestisce il tempo del telescopio spaziale ha deciso di utilizzare Hubble per esplorare le regioni più esterne del Sistema Solare alla ricerca di un oggetto che la missione New Horizons della NASA potrebbe visitare dopo l’incontro ravvicinato con Plutone previsto nel mese di Luglio 2015. La missione avrà lo scopo di osservare una piccola regione del cielo per tentare di individuare un oggetto della fascia di Kuiper in modo che la sonda possa essere programmata per visitarlo più da vicino. La fascia di Kuiper è composta da una enorme quantità di corpi “ghiacciati”, residuo della formazione del Sistema Solare avvenuta circa 4,6 miliardi di anni fa. Nella fascia sono stati scoperti più di 800 oggetti (Kuiper belt objects, o KBO). Il più grande è il pianeta nanoEris, scoperto nel 2005, mentre prima di allora si riteneva che il primato spettasse a Plutone, assieme al suo satellite Caronte.
Gliese 710, at center, is a relatively dim, orange-red or red dwarf star. (See a 2MASS Survey image of Gliese 710 from the NASA Star and Exoplanet Database