Archivi tag: decadimento particellare

Il doppio senso della freccia del tempo

È noto che le leggi della fisica sono valide procedendo sia in avanti che indietro nel tempo. Ma la domanda è: perchè il tempo sembra muoversi in una sola direzione? Secondo alcuni studi recenti, una possibile risposta potrebbe portare a rivelare i segreti della massa mancante dell’Universo. Continua a leggere Il doppio senso della freccia del tempo

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LHC, quel misterioso segnale a 750 GeV

In un precedente post, abbiamo detto che gli esperimenti ATLAS e CMS hanno presentato una sorta di picco “nascosto” nei nuovi dati raccolti durante i primi mesi del secondo run del Large Hadron Collider (LHC). Entrambi gli esperimenti riportano un piccolo eccesso di coppie di fotoni la cui massa combinata è di circa 750 GeV. Questo segnale potrebbe essere associato ad una nuova particella massiva che decade in due fotoni oppure potrebbe essere una fluttuazione casuale che svanirà nel momento in cui si avranno più dati. Continua a leggere LHC, quel misterioso segnale a 750 GeV

Violazione delle leggi fisiche fondamentali

Perchè l’Universo è dominato dalla materia? È una delle domande ancora aperte a cui gli scienziati stanno tentando di dare una risposta, un problema altresì noto come asimmetria barionica che è anche uno dei motivi per cui si spiega la nostra esistenza. La risposta è strettamente connessa alla violazione delle leggi di conservazione della fisica delle particelle, la cui storia, ricca di tanti episodi, risale al 1956.

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LHC, un segnale che fa ‘traballare’ il modello standard

Un segnale interessante rivelato al Large Hadron Collider (LHC) potrebbe rappresentare il crack del modello standard, l’attuale, migliore descrizione del mondo delle particelle elementari e delle interazioni fondamentali. I risultati sono riportati su Physical Review Letters. Continua a leggere LHC, un segnale che fa ‘traballare’ il modello standard

Higgs è sempre più standard

Tre anni dopo l’annuncio della scoperta di un nuovo bosone scalare (post), i fisici degli esperimenti ATLAS e CMS hanno presentato per la prima volta le misure congiunte sulle proprietà del bosone di Higgs durante la terza conferenza annuale LHCP 2015.

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LHCb, transizioni di quark modificate da una ‘nuova’ fisica?

A pochi giorni dai risultati sul pentaquark (post), i fisici che lavorano all’esperimento LHCb hanno presentato alla conferenza internazionale della European Physical Society (EPS) in corso a Vienna (post), i risultati di una nuova misura di elevata precisione effettuata sui decadimenti di barioni che contengono il quark-bottom. Lo studio contribuisce a chiarire il quadro sperimentale per la possibilità dell’esistenza di “nuova fisica” nell’interazione elettrodebole. I risultati su Nature Physics. Continua a leggere LHCb, transizioni di quark modificate da una ‘nuova’ fisica?

Un misterioso ‘segnale’ nei dati di ATLAS e CMS

Durante il Run 1 è stato osservato un “segnale”, o bump, che sta facendo incuriosire i fisici del Large Hadron Collider (LHC) che lavorano agli esperimenti ATLAS e CMS. Nel mese di Luglio 2014, gli scienziati di CMS lo hanno riportato per primi, ma dato che era troppo debole e insignificante essi lo hanno scartato classificandolo come fluttuazione statistica. Tuttavia, di recente anche ATLAS ha confermato la presenza di un bump all’incirca nella stessa posizione e questa volta si tratta di un segnale più grande e più forte. Continua a leggere Un misterioso ‘segnale’ nei dati di ATLAS e CMS

Da LHC nuovi limiti per la supersimmetria

CMS e LHCb, due dei quattro imponenti rivelatori del Large Hadron Collider (LHC), il superacceleratore del CERN di Ginevra, cui l’Italia collabora con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), sono riusciti a individuare un rarissimo decadimento del mesone B_s, con una significatività statistica di oltre 6 deviazioni standard: fuori dal gergo scientifico, questo significa che sono proprio sicuri di averlo osservato. Il processo era già stato misurato in passato, sia da CMS sia da LHCb, ma con una minore significatività statistica: adesso, grazie a un’analisi combinata dei loro dati, le due collaborazioni sono riuscite a superare, appunto, la soglia delle sei deviazioni standard e a poter affermare con certezza l’osservazione del raro decadimento. I risultati di questo lavoro sono pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Nature. Continua a leggere Da LHC nuovi limiti per la supersimmetria

LHCb aggiunge alla lista due nuovi barioni

Al Large Hadron Collider (LHC) i fisici hanno rivelato due particelle che non sono mai state osservate prima. Classificate con il simbolo Ξ(leggasi sai-b), si tratta di due stati eccitati del barione bottom o beauty la cui esistenza era prevista dal modello a quark. Inoltre, si pensava che avessero una massa circa sei volte superiore a quella del protone, nonostante esperimenti precedenti condotti a energie più basse non sono stati capaci di rivelarle. La scoperta permette di fissare misure più precise della loro massa e di conseguenza dei limiti più stringenti in alcune teorie della fisica delle particelle.
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ATLAS e CMS sul valore della massa di Higgs

Alla 50° conferenza “Rencontres de Moriond” di La Thuile, in Italia, i fisici degli esperimenti ATLAS e CMS hanno presentato per la prima volta i risultati congiunti sul valore della massa del bosone di Higgs. I dati indicano un valore di mH = 125.09 ± 0.24 (0.21 errore statistico ± 0.11 errore sistematico) GeV, che corrisponde ad una precisione migliore dello 0,2%. Continua a leggere ATLAS e CMS sul valore della massa di Higgs