Mentre gli scienziati di diversi campi di studio possono condurre esperimenti in laboratorio, come i fisici delle particelle con i loro grandi acceleratori o i biologi che utilizzano potenti microscopi, gli astronomi non sono in grado di studiare da vicino una stella o un pianeta. Persino i telescopi più avanzati forniscono solo immagini istantanee del cosmo in cui sono veramente pochi i cambiamenti che possono essere analizzati durante la nostra vita. Rimangono, perciò, questioni aperte, come ad esempio il problema che riguarda la formazione della nostra galassia, che cos’è la materia scura e quale sia il ruolo che hanno i buchi neri supermassicci che risiedono nel nucleo delle galassie. Nel tentativo di rispondere a queste problematiche, oggi alcuni cosmologi stanno affrontando progetti ambiziosi: creare “universi virtuali” che, grazie alle simulazioni al computer, potranno fornire preziosi indizi per comprendere l’evoluzione cosmica. Continua a leggere L’importanza degli universi virtuali
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Da stelle giganti a buchi neri supermassicci
Uno dei misteri più grandi dell’astrofisica moderna è quello di capire come i buchi neri supermassicci, esistiti durante le fasi primordiali della storia cosmica, hanno raggiunto le loro enormi dimensioni. In uno studio recente, pubblicato su Astrophysical Journal, un gruppo di ricercatori esamina la possibilità che questi enigmatici oggetti si siano formati direttamente dal collasso gravitazionale di stelle supermassicce. Continua a leggere Da stelle giganti a buchi neri supermassicci
Un’alleanza cosmica per creare un ‘buco-nero-scopio’
Gli osservatori spaziali Integral, Fermi e Swift hanno unito le proprie forze per sfruttare il potere d’ingrandimento creato da una lente cosmica con l’obiettivo di esplorare un buco nero supermassiccio che risiede nel nucleo di una galassia attiva denominato PKS 1830-211. I risultati di questo studio sono pubblicati su Nature Physics. Continua a leggere Un’alleanza cosmica per creare un ‘buco-nero-scopio’
NuSTAR svela 5 buchi neri supermassicci ‘oscurati’
Gli astronomi hanno trovato evidenze che riguardano l’esistenza di una grande popolazione di buchi neri supermassicci “oscurati”. Infatti, grazie ad una serie di osservazioni realizzate con l’osservatorio spaziale NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array), gli scienziati hanno rivelato l’emissione X da ben 5 buchi neri supermassicci che sono “nascosti” alla vista a causa della polvere e del gas. I risultati di questo studio sono stati presentati al Royal Astronomical Society’s National Astronomy Meeting, presso Venue Cymru, in Llandudno, Wales e sono pubblicati su Astrophysical Journal. Continua a leggere NuSTAR svela 5 buchi neri supermassicci ‘oscurati’
ULXs e SS 433, accrescimento supercritico

Grazie ad una serie di osservazioni realizzate con il telescopio Subaru, ricercatori del Special Astrophysical Observatory in Russia e della Kyoto University in Giappone hanno trovato delle evidenze che riguardano alcuni oggetti enigmatici che risiedono nelle galassie vicine: stiamo parlando delle sorgenti X ultra-luminose (Ultra-Luminous X-ray sources, ULXs). Continua a leggere ULXs e SS 433, accrescimento supercritico
ALMA misura la massa del buco nero di NGC 1097

Un nuovo test osservativo ha permesso agli astronomi di misurare la massa di un buco nero supermassiccio che risiede nel cuore della galassia a spirale barrata NGC 1097 che si trova a circa 45 milioni di anni-luce nella costellazione della Fornace. Le osservazioni sono state condotte con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) e indicano che il buco nero ha una massa di 140 milioni di masse solari. A confronto, il buco nero della Via Lattea, Sagittarius A* che ha una massa pari a poco più di 4 milioni di Soli, si può considerare un peso leggero. Continua a leggere ALMA misura la massa del buco nero di NGC 1097
Il VLA trova un ‘timido’ buco nero in una galassia vicina

Grazie alla straordinaria sensibilità del radiotelescopio Karl G. Jansky Very Large Array (VLA), gli astronomi hanno rivelato l’emissione radio, cercata da molto tempo, proveniente da un buco nero supermassiccio che risiede nel cuore di una delle galassie più vicine: stiamo parlando di Messier 32. Continua a leggere Il VLA trova un ‘timido’ buco nero in una galassia vicina
Eruzioni multiple da un buco nero supermassiccio

Una serie di osservazioni realizzate con il Chandra X-ray Observatory hanno permesso di mostrare come nel corso di 50 milioni di anni eruzioni multiple emergenti da un buco nero supermassiccio abbiano modificato l’ambiente cosmico nelle regioni centrali di un gruppo di galassie.
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Una galassia ‘mostruosa’ ai confini dell’Universo

Grazie ad una serie di osservazioni alquanto dettagliate realizzate con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), gli astronomi hanno individuato una galassia “mostruosa” ai confini dell’Universo osservabile. La scoperta è stata resa possibile grazie ad una sorta di “telescopio naturale”, ossia l’effetto della lente gravitazionale dovuta ad una galassia interposta lungo la linea di vista. I ricercatori hanno poi costruito un modello per simulare gli effetti previsti dalla relatività generale per studiare la distribuzione di enormi “incubatrici stellari” presenti nella galassia. I risultati suggeriscono, per la prima volta, l’esistenza di un buco nero supermassiccio nel cuore della galassia lente.
NAOJ: ALMA uses ‘Natural Telescope’ to Image Monstrous Galaxy near the Edge of the Universe