
Nel corso delle scorse settimane, il satellite dell’ESA Integral ha osservato un outburst eccezionale (cioè una emissione violenta di alta energia) prodotto da un buco nero stellare che sta catturando la materia dalla sua stella compagna. Lo scorso 15 Giugno, l’oggetto, di cui gli astronomi sono a conoscenza della sua emissione X e gamma, ha fatto il suo ritorno sul palcoscenico cosmico: stiamo parlando di V404 Cygni, un sistema stellare binario composto da un buco nero e da una stella compagna che orbitano l’uno attorno all’altra, localizzato a quasi 8000 anni-luce nella costellazione del Cigno. I primi segni di questa nuova attività sono stati rivelati dal Burst Alert Telescope, situato a bordo del satellite della NASA Swift, che ha catturato un improvviso burst di raggi gamma, il che ha fatto avviare subito le osservazioni con il telescopio a raggi X. Subito dopo, lo strumento MAXI (Monitor of All-sky X-ray Image), parte del Japanese Experiment Module a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha osservato un flare X dalla stessa zona di cielo. Questi primi dati hanno fatto avviare una massiccia campagna di osservazioni con gli strumenti a terra e in orbita per monitorare l’attività di V404 a diverse lunghezze d’onda. Facendo parte di questa rete globale di osservazioni, anche il satellite Integral per raggi gamma ha iniziato a raccogliere dati a partire dal 17 Giugno.

Il buco nero di V404 Cygni non è stato così attivo e brillante dal 1989, quando venne osservato con il satellite giapponese Ginga in banda X e da alcuni rivelatori di alta energia a bordo della stazione spaziale MIR. Dal 15 Giugno, quando è stato rivelato dal satellite Swift il primo outburst, l’oggetto è rimasto molto attivo, tenendo gli astronomi molto occupati. Basti pensare che nel corso della scorsa settimana, diversi gruppi di varie parti del mondo hanno pubblicato più di 20 telegrammi astronomici e altre comunicazioni ufficiali, condividendo lo stato delle osservazioni a diverse lunghezze d’onda.
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