Una galassia ‘mostruosa’ ai confini dell’Universo

Immagine di ALMA di SDP.81 (archi color arancione attorno all’oggetto più brillante) sovrapposti su una immagine ripresa nel vicino infrarosso dal telescopio spaziale Hubble. L’inserto mostra un ingrandimento dell’immagine di ALMA (a sinistra) ed una simulazione prodotta dal modello (a destra). Si può notare come il modello descriva accuratamente l’anello di Einstein. Credit: Y. Tamura (The University of Tokyo)/ALMA (ESO/NAOJ/NRAO) National Astronomical Observatory of Japan

Grazie ad una serie di osservazioni alquanto dettagliate realizzate con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), gli astronomi hanno individuato una galassia “mostruosa” ai confini dell’Universo osservabile. La scoperta è stata resa possibile grazie ad una sorta di “telescopio naturale”, ossia l’effetto della lente gravitazionale dovuta ad una galassia interposta lungo la linea di vista. I ricercatori hanno poi costruito un modello per simulare gli effetti previsti dalla relatività generale per studiare la distribuzione di enormi “incubatrici stellari” presenti nella galassia. I risultati suggeriscono, per la prima volta, l’esistenza di un buco nero supermassiccio nel cuore della galassia lente.

NAOJ: ALMA uses ‘Natural Telescope’ to Image Monstrous Galaxy near the Edge of the Universe

ALMA: Gravity-Aided ALMA Maps Distant Monstrous Galaxy

arXiv: High-resolution ALMA observations of SDP.81. I. The innermost mass profile of the lensing elliptical galaxy probed by 30 milli-arcsecond images

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