LHC, effettuate le prime collisioni di prova a 13 TeV

Sono state effettuate oggi, per la prima volta, le collisioni a 13.000 miliardi di elettronvolt (13 TeV) all’interno dell’acceleratore più grande del mondo. È ancora un test, ma i fisici lo definiscono già una delle tappe fondamentali sulla strada verso la nuova fase di attività del Large Hadron Collider (LHC), il cosiddetto Run 2.

Non si tratta di una vera e propria raccolta di dati. Non ancora. Secondo i fisici di LHC, di cui fanno parte circa 700 italiani coordinati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), queste collisioni servono, principalmente, a preparare la macchina per il suo nuovo corso. Esse permetteranno di verificare in questi giorni, ad esempio, la stabilità dei fasci, che sono più focalizzati rispetto al passato, e i sistemi di protezione degli stessi rivelatori.

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Le immagini delle prime collisioni di prova a 13 TeV nei quattro rivelatori (ATLAS, CMS, ALICE e LHCb). Credit: LHC/CERN/INFN

I primi test con i fasci a 6.5 TeV di energia sono andati benissimo”, dichiara entusiasta Anna Di Ciaccio, responsabile nazionale di ATLAS (A Toroidal LHC ApparatuS), che in queste ore è nella sala di controllo dell’esperimento a seguire le operazioni. “È veramente emozionante aver visto i fasci circolare a quest’energia record per ore nell’anello e assistere alle prime collisioni a 13 TeV. Tra una decina di giorni inizierà la presa dati stabile con i fasci a 6.5 TeV e si aprirà un capitolo nuovo e sicuramente affascinante nella storia della fisica delle particelle”, conclude Di Ciaccio.

INFN: PRIME COLLISIONI ALL'ENERGIA RECORD DI 13 TeV: LHC SI PREPARA A FARE FISICA
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