La ‘potenza’ dello spazio vuoto

Che cos’è il bosone di Higg e dove ci porterà la sua scoperta? Nel libro che mi piace segnalare oggi, Higgs Discovery: The Power of Empty Space, la professoressa Lisa Randall del Dipartimento di Fisica dell’Università di Harvard, ed uno dei maggiori fisici teorici più influenti a livello mondiale, spiega quali potrebbero essere le implicazioni derivanti da una tale scoperta epocale.

Lo scorso 4 Luglio, i fisici del Large Hadron Collider (LHC) hanno presentato i risultati delle ricerche relative agli ultimi due anni di esperimenti annunciando la scoperta di un bosone scalare che possiede alcune proprietà che sembrano essere consistenti con quelle del bosone di Higgs (vedasi questi post1; post2). Questa particella fondamentale, teorizzata sin dagli anni ‘60 da Peter Higgs, ha rappresentato e rappresenta tutt’ora una sorta di “Santo Graal” della fisica. Nell’ambito del Modello Standard, la teoria che descrive le proprietà ed il comportamento delle particelle elementari, il bosone di Higgs rappresenta l’ultimo tassello del quadro teorico che dovrebbe spiegare in maniera elegante tutta una serie di questioni che vanno dall’origine della massa delle particelle a ciò che accade nello spazio vuoto. Con la sua grande passione che la contraddistingue, Randall guida anche il lettore che non possiede una conoscenza di fisica di base in un viaggio nel mondo delle particelle elementari enfatizzando il significato e le implicazioni scientifiche che possono derivare da questa entusiasmante scoperta.

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